Parco del Gran Paradiso: escursione di due giorni
Introduzione
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un'area protetta, istituita dallo Stato nel 1922, con lo scopo di conservare e tutelare gli ambienti e gli animali delle valli che circondano il massiccio del Gran Paradiso 4061m. Una di queste valli è la Valsavaranche, valle valdostana percorribile attraverso la SR23, che si conclude nella frazione di Pont. In auto, all'inizio della salita nei pressi di Introd, è possibile contemplare l'imponente massiccio del Monte Bianco che si eleva dietro di voi. Da qui parte la bella escursione di due giorni per i rifugi Chabod e Vittorio Emanuele II dove sarete immersi nella natura del Parco, tra stambecchi, camosci e ghiacciai mozzafiato. Ecco come fare un'escursione di due giorni al Parco del Gran Paradiso.
Occorrente
- zaino
- scarponi
- acqua e cibo
- pantaloni corti e lunghi
- torcia
- saccolenzuolo
- giacca per freddo e pioggia
- cappello per freddo e per sole
- occhiali e crema per sole
- macchina fotografica
Pernottare a Pont
Se volete riposarvi dal viaggio e godervi questa suggestiva vallata montana è possibile pernottare a Pont, sia nel celebre albergo Gran Paradiso, sia nel caratteristico Camping Pont Breuil, il camping più alto d'Europa. Un paio di km prima di Pont, nei pressi della località Pravieux, dove il torrente Savolera si congiunge con il principale fiume Savara, avrete la possibilità di soggiornare all'hotel Genzianella o al vicino Camping Gran Paradiso provvisto anche di bungalow e chalet. Dal bosco di questo campeggio inizia il sentiero per il rifugio Chabod.
Alpeggio di Lavassey
La salita per il rifugio si sviluppa con tornanti regolari che risalgono il bosco grazie ad una piacevole mulattiera recentemente sistemata e un tempo strada di caccia. Si guadagna in fretta quota fino a sbucare fuori dai larici nei pressi dell'alpeggio di Lavassey. Qui c'è un bivio, entrambe le direzioni conducono al rifugio, ma si consiglia di seguire il sentiero che piega sulla destra. L'ambiente diventa roccioso e, percorsa l'ultima crestina, vi appare quasi all'improvviso una graziosa casa di pietra grigia: è il rifugio.
Prenotare e arrivare con il saccolenzuolo
Per pernottare al rifugio è necessario prenotare e arrivare muniti di saccolenzuolo; troverete sandali e ciabatte a vostra disposizione. Da qui parte il sentiero per la cima del Gran Paradiso, unica vetta completamente italiana che supera i 4000m di altezza. Alla sera è molto facile vedere gruppi di stambecchi e camosci che percorrono in libertà i pendii circostanti! Al mattino il giro prosegue a mezzacosta.
Il rifugio Vittorio Emanuele II
Il rifugio Vittorio Emanuele II si presenta con l'inconfondibile costruzione a semibotte ed è situato a 2735m vicino ad un laghetto morenico tra i ghiacciai del Gran Paradiso e del Moncorvè. Il vecchio edificio risale al 1885 ma oggi viene utilizzata la nuova struttura in lamiera costruita negli anni trenta e appartenente al CAI Torino. Da qui parte la via normale per la vetta più alta del gruppo ed è fattibile, in tutta sicurezza, percorrere la prima mezz'ora di questo traccia per ammirare le bianche distese della Becca Moncorvè 3875m e della Tresena 3609m. Si può proseguire verso queste cime solo se attrezzati ed esperti.
Consigli
- guardare le previsioni meteo
- portare cartina dei sentieri
- telefonare al rifugista per info e per prenotare
- partire alla mattina presto
- allenamento fisico