5 cose da vedere ad Arezzo
Introduzione
Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana, è una città dalla notevole importanza storica che trova la sua fondazione nella civiltà etrusca e successivamente romana. L'arte, amplificata durante il medioevo e soprattutto durante il dominio mediceo, riempie i palazzi, le chiese e i vicoli, offrendo un concentrato di opere pittoriche e di architettura in grado di trasportarci indietro nel tempo. Qui di seguito le 5 cose da vede assolutamente ad Arezzo!
Badia delle Sante Flora e Lucilla
La badia delle Sante Flora e Lucilla è una chiesa in stile gotico, costruita alla fine del 1200 e successivamente ampliata durante i secoli successivi su progetto di Giorgio Vasari, sino alla conclusione dell'opera successiva al 1650. All'interno, il presbiterio è arricchito dai progetti del Vasari per la cappella della propria famiglia e dove, nel 1865, è stato egli stesso trasportato. La finta cupola su tela di Andrea Pozzo è posta sopra l'altare maggiore. Si può osservare anche un ciborio, probabilmente dell'architetto e scultore Benedetto da Maiano. La chiesa ospita le reliquie delle due sante a cui è intitolata, portate ad Arezzo dal Vescovo Giovanni durante il XI secolo.
Cattedrale dei Santi Pietro e Donato
Principale luogo di culto della città di Arezzo, la cattedrale sorge in cima ad un colle, sul quale probabilmente un tempo si trovava l'acropoli cittadina. I lavori di costruzione iniziarono quasi parallelamente alla Badia delle Sante Flora e Lucilla, per terminare nel 1511. Tuttavia la facciata fu ultimata solamente nel 1914, donando l'attuale aspetto all'opera architettonica. Al centro dell'abside si trova l'altare di San Donato, dove è conservato il corpo del santo. Nelle navate laterali è possibile osservare bassorilievi di Donatello, il dipinto "Maddalena" di Piero della Francesca, la Cappella della Madonna del Conforto, le vetrate di Guillaume de Marcillat e infine il Monumento funebre di Papa Gregorio X.
Fortezza Medicea
Superando la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, il Monumento a Francesco Petrarca e proseguendo lungo il colle, ci si imbatte nella Fortezza Medicea, costruita durante il dominio fiorentino della città. L'edificio, a pianta pentagonale, si inserisce lungo l'antica cinta muraria, presentandosi con aspetto solido e imponente, con diverse altezze dei bastioni, così da adattarsi alle differenti altezze dello strapiombo sottostante. Sebbene lo scopo originario fosse difensivo, attualmente è stata recuperata e adattata a belvedere. Infatti, camminando sugli spalti della fortezza, è possibile osservare il panorama di Arezzo, la Valle dell'Arno, il Massiccio di Pratomagno e l'alpe di Catenaia.
Piazza Grande
È la piazza centrale di Arezzo, luogo storico e punto focale degli eventi cittadini. Qui si trova il Palazzo della Fraternità dei Laici, un edificio di origine gotica ora adibito a museo. La facciata comprende progetti di Giorgio Vasari e un antico orologio cinquecentesco costruito da Felice da Fossato. Visitando la piazza durante l'ultima settimana di giugno ci si può imbattere nella Giostra del Saracino, un torneo di origini medievali che attira numerosi visitatori. Così come i numerosi mercatini dell'antiquariato che si svolgono ogni primo weekend del mese. Alzando lo sguardo è possibile notare il campanile della Chiesa di Santa Maria della Pieve, visitabile a pochi metri di distanza dalla stessa piazza.
Museo Archeologico statale Gaio Cilnio Mecenate
Allontanandosi di poco dal centro storico, è possibile raggiungere il Museo Archeologico statale Gaio Clinio Mecenate, importante centro di raccolta archeologica intitolato a colui che ispirò il termine "mecenatismo". Il museo si sviluppa su due piani, il primo dei quali ospitante oggetti storici etruschi e romani, reperti provenienti direttamente dall'area aretina. L'opera più importante del museo è un cratere attico a volute a figure rosse con l'Amazzonomachia (tema iconografico rappresentante la lotta tra Greci e Amazzoni), attribuito a Eufronio. Il piano successivo ospita invece oggetti di arte applicata e uso quotidiano, collezioni di grande pregio e interesse. Da non perdere, uscendo dal museo, l'Anfiteatro Romano, per concludere in bellezza la visita di Arezzo.