Bike sharing a Milano: come funziona
Introduzione
Nelle grandi città italiane è sempre più comune trovare mezzi di trasporto in "sharing", in particolare macchine e biciclette, che vengono affittate per la durata necessaria e poi messe nuovamente a disposizione della comunità.
Questa opzione offre non solo migliori opzioni di parcheggio e transito (anche nelle ZTL) ma consente più privacy e libertà di movimento rispetto a tram e autobus e per questi motivi ha visto un sostanziale aumento di qualità e disponibilità negli anni.
Vediamo in questa guida come funziona il bike sharing a Milano.
Bike sharing
Il bike sharing è un servizio che ha preso sempre più piede nelle città del nord, Milano in particolare, che utilizza la bicicletta come mezzo di trasporto.
Questa idea, che coniuga movimento e rispetto dell'ambiente, consiste nella messa a disposizione del cittadino da parte di specifiche società di cui parleremo in seguito, di biciclette di vario tipo ad un costo ridotto.
Il bike sharing è basato sul concetto di affitto del mezzo per il tempo necessario al consumatore, riducendo così a zero le spese di manutenzione e sosta della bicicletta, che vengono gestite dal fornitore.
I fornitori
I fornitori di bike sharing a Milano sono 3 al momento, anche se è in attivazione un quarto.
Il primo, storico (2008), è BikeMi. Essendo il più antico è quello con più restrizioni e meno copertura, ma resta forse il più conosciuto.
Gli altri due, Mobike e Ofo, di origine cinese, sono molto più recenti (2017). Hanno poche restrizioni e maggiore copertura del territorio.
Per quanto riguarda le bici, in particolare se ci muoviamo in centro, gli esperti ritengono migliori quelle di BikeMi, che utilizzano pneumatici con camera d'aria (rispetto a Mobike e Ofo che utilizzano gomme piene) e hanno un cambio a 3 velocità (mentre non c'è cambio su Mobike).
La registrazione
BikeMi è l'unico a seguire il processo di registrazione classico, con quota d'iscrizione, scelta dell'abbonamento etc. Non si può pagare con carta di credito ricaricabile.Ofo e Mobike sono invece gestiti prevalentemente attraverso un'app che consente un processo più velice e meno restrittivo per il cittadino. Inoltre in questo caso si può pagare con carta di credito ricaricabile.
I costi
BikeMi offre la scelta tra tre abbonamenti: quotidiano, settimanale e annuale. La prima mezz'ora di utilizzo è gratuita, mentre le successive tranche (sempre da 30 minuti) costano 50 centesimi.Ofo e Mobike non prevedo costi fissi, si paga infatti solo il tempo di utilizzo reale, sempre in tranche da 30 minuti. Ofo lavora con tariffe di 30 centesimi, Mobike invece costa 50 centesimi. Quest'ultima però offre l'opzione di pass con numero illimitato di corse per una durata massima di due ore e con validità di 1, 2, 3, 6, 12 mesi.
La distribuzione
BikeMi ha una distribuzione ristretta rispetto ai concorrenti, non solo per quanto riguarda il territorio effettivo che copre, ma per l'uso reale delle biciclette. Questa società infatti utilizza colonnine ad hoc per la presa e la riconsegna del mezzo, riducendo di molto la disponibilità del prodotto.Mobike e Ofo invece offrono molta più libertà con i propri mezzi, che sono sì racchiusi in zone specificate dall'operatore, ma non soggetti alla restrizione delle colonnine.Per quanto riguarda il territorio queste ultime includono anche le zone periferiche che BikeMi non serve.
Consigli
- Scegliete quale società è più adatta ai vostri bisogni in base alla frequenza e alla zona di utilizzo del servizio.