Come e perchè visitare il campo di concentramento di Sachsenhausen
Introduzione
Visitare i luoghi dove hanno avuto luogo le peggiori atrocità avvenute durante la seconda guerra mondiale è il modo migliore per ricordarsi e non scordarsi mai quanto folle possa essere la natura umana, e quindi evitare in futuro certi gesti e pensieri che possono portare solo danno e non beneficio all'umanità intera. Nel 1936 le SS guidate dal folle Hitler diedero avvio ai lavori di trasformazione di una fabbrica di birra perché fosse adibita a campo di concentramento. I lavori furono eseguiti dagli stessi deportati del campo di concentramento di Esterwegen. Alla fine della guerra si è scoperto che più di 200.000 persone provenienti da 40 diversi paesi, erano state internate a Sachsenhausen, e fra queste circa 30.000 non hanno più fatto ritorno alle loro case.
Visitare questo campo, così come tutti gli altri sparsi per la Germania è un'esperienza toccante e certamente consigliata. In questa guida spiegheremo come e perché visitare il Campo di concentramento di Sachsenhausen.
Occorrente
- conoscenze storiche e coraggio
Il campo ultimato nel 1938 aveva la forma di un triangolo equilatero, al quale si poteva accedere attraversando la torre degli uffici amministrativi e la piazza degli appelli chiusa da quattro baracche. Nel 1938 fuori dal campo furono costruiti diversi capannoni industriali dove i detenuti dovevano recarsi per lavorare. Oltre a questo, nel 1940 agli internati del campo fu affidato l'ignobile compito di testare le suole delle calzature della Wehrmacht: per questo, accanto alla piazza fu predisposta una "pista" con diverse tipologie di terreno sul quale i prigionieri dello Strafkommando dovevano marciare per tutto il giorno.
Oltre al campo principale, ben presto Sachsenausen si "arricchì" di una miriade di campi esterni (circa 100).
Lì dove sorgeva il terribile campo di concentramento, oggi c'è il monumento alla memoria e museo di Sachsenhausen, per non dimenticare. Entrato nel campo attraverso il cancello sul quale campeggia l'ingannevole scritta "Arbeit Macht Frei" (il lavoro rende liberi), a circa 100 mt troverai la fossa comune nella quale i prigionieri dopo la morte venivano letteralmente gettati senza alcun ritegno.
Ad est del museo troverai le ricostruzioni delle baracche 38 e 39, che riproducono le costruzioni in cui vivevano la maggior parte dei prigionieri in condizioni pietose, più a nord si trova la prigione e il Larger Museum, che espone alcuni reperti. Nell'ex lavanderia, oggi viene proiettato a loop un tetro filmato-documentario relativo alle condizioni in cui fu trovato il campo subito dopo la liberazione avvenuta nel 1945 da parte dell'Armata Rossa.
Il campo di concentramento di Sachsenhausen dista circa 35 Km da Berlino. Per raggiungerlo dovrai dirigerti in direzione nord rispetto alla capitale tedesca e viaggiare per circa un'ora. Se decidi di prendere il treno, è consigliabile la linea S1 per Orianenburg.
Ci sono anche treni della RB da Berlin-Lichtenberg, mentre da Orianenburg impiegherai circa 30 minuti a piedi.
Il campo è aperto alle visite gratuite tutti i giorni tranne il lunedì, dal 15 marzo al 14 ottobre dalle 8.30 alle 18.00, mentre dal 15 ottobre al 14 marzo dalle 8.30 alle 16.30.
Visitare un campo di concentramento non è certamente l'esperienza più allegra che si possa fare, ma è molto formativa e toccante da un punto di vista emotivo. Visitare il campo di concentramento di Sachsenausen è un'esperienza che vi lascerà un segno nel cuore come visitare molti altri siti dello stesso genere. Attraverso i passi di questa guida avrete indicazioni su come muovervi all'interno di questo luogo, senza rischiare di perdervi. Non mi resta che augurarvi buon viaggio.
Alla prossima.
Consigli
- Per ulteriori informazioni sulla visita e le guide, visita il sito del campo cliccando sul link!