Una media di 500.000 turisti visita Les Jardins de Monet ogni anno. Luogo di grande interesse botanico, ospita alberi quali salice piangente, pioppo, bamboo, cotogno, melo e ciliegio del Giappone, ontano, albero di Giuda, Ginkgo; piante quali rododendro, azalea, peonia, agapanto, felce di Kalmia, agrifoglio, Polygonatum multiflorum (comunemente sigillo di Salomone); fiori quali glicine, tulipano, tamerice, iris giallo; ninfea, rosa a mezzo alberello, lilium. Sul sito il calendario della fioritura e la mappa. I giardini sono suddivisi in 2 parti: un giardino di fiori davanti alla casa, chiamato Clos Normand ed un giardino d'acqua d'ispirazione giapponese dall'altro lato della strada. Le 2 componenti del giardino si contrappongono e si completano. Monet e famiglia arrivarono a Giverny nel 1883; nel corso degli anni, egli si appassionó alla botanica e trasformó il Clos Normand in un giardino ricco di prospettive, simmetrie e colori. Nel 1893 acquistó poi il terreno aldilá della ferrovia, confinante con la sua proprietá, attraversato dal Ru, un piccolo corso d'acqua. Sempre alla ricerche di ombre e trasparenze per le sue opere Monet, che interpretava i riflessi nell'acqua come una sorta di mondo trasfigurato dall'elemento liquido, vi fece scavare un bacino. L'accesso al giardino d'acqua avviene attraverso un sottopassaggio: non vi potrá dunque sfuggire il famoso ponte giapponese ricoperto di glicini che Monet dipinse ben 45 volte. Avrete poi modo di ammirare altri ponticelli ombreggiati da salici piangenti e soprattutto le note ninfee, soggetti d'ispirazione costante del grande pittore.