Come visitare il Santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini
Introduzione
Gerardo Maiella, uno dei più grandi Santi nella storia della Chiesa, fu un religioso Italiano appartenente Congregazione del Santissimo Redentore la cui canonizzazione fu eseguita da papa PIO X nel 1904, circa 150 anni dopo la sua prematura morte (avvenuta a 29 anni) causata dalla tisi. Il culto di questo santo è prevalentemente presente nell'Avellinese, in particolar modo a Materdomini, dove sono conservate le sue spoglie. Proprio in quest'ultima città è stato costruito un santuario in onore di San Gerardo; è un luogo tra i più cari e i più visitati soprattutto dalle popolazioni e dai credenti del sud Italia. Se siete interessati a raggiungere questo luogo di culto, di seguito, vi spiegherò come fare ed inoltre vi indicherò come visitare al meglio questa struttura!
Occorrente
- Conoscenza personali del luogo
La prima cosa da fare per organizzare il vostro viaggio è quella di fissare una data a voi utile; successivamente sarà necessario procurarsi un supporto utile per le indicazioni stradali: se siete delle persone all'avanguardia non vi sarà complicato usare un navigatore, al contrario, potrete sempre far riferimento alle vecchie ed affidabili cartine autostradali!
Di seguito vi riporto l'indirizzo del santuario ed un eventuale numero telefonico a cui fare riferimento: Via del Santuario, 30, 83040 Caposele Avellino 0827 58118.
Inoltre, per semplificarvi la vita, vi basterà cliccare su questo link https://www. Google. It/maps/dir//Via+del+Santuario,+30,+83040+Caposele+Avellino/@40.8162349,15.1992862,13z/data=!3m1!4b1!4m8!4m7!1m0!1m5!1m1!1s0x133970b0e055b0d7:0xd238b78ed6e9eb8e!2m2!1d15.233619!2d40.81624 ed aggiungere la vostra posizione al momento della partenza nell'apposita barra.
Una volta raggiunto il Paese, se proprio non riuscite ad arrivare direttamente al Santuario, potreste semplicemente chiedere informazioni riguardanti la sua localizzazione a degli abitanti di Materdomini. Ogni anno migliaia di pellegrini giungono lì per chiedere la protezione del Santo, in particolar modo durante alcuni giorni della sua festa (la prima domenica di settembre e il 16 ottobre), in cui è presente molta gente e una fiera fornita di ogni genere di prodotto, da quello alimentare ad attrezzi agricoli, utensili e bestiame. Inoltre vi consiglio di dedicare qualche minuto anche alla visita di quest'ultima città: è davvero un luogo incantevole, circondato da montagne tra le più alte dell'Appennino Meridionale.
Il Santuario è costeggiato da un'enorme area che è possibile utilizzare per la sosta e funge anche da parcheggio gratuito; infatti lo spazio è tanto ed è presente anche un'area picnic, che è usufruibile per un' eventuale colazione a sacco; potrete decidere anche di mangiare in uno degli ottimi ristoranti che si trovano nelle vicinanze e che offrono menù turistici a prezzi molto economici (a circa 10/15 euro). D'altronde, nei pressi del luogo Sacro, c'è la "Casa del Pellegrino" in cui è possibile alloggiare per fermarsi una notte o qualche giorno in più per godersi maggiormente delle ore di relax, serenità e culto.
Non vi ho spiegato la cosa più importante: come visitare il Santuario! Quest'ultimo risulta essere un luogo accogliente, dove poter pregare e dove trovare un momento di relax: in particolar modo dovrete prestare attenzione alla "Basilica Minore Antica", che è stata restaurata in seguito al sisma dell'80 e riaperta al culto nel 2000, e alla grande "Chiesa del Redentore", costruita intorno agli anni sessanta. Vi consiglio vivamente di affrontare questo viaggio.. " l'impresa varrà la spesa", ve lo assicuro.