La Casa del Terrore di Bupadest come il nome che porta è un museo spaventoso, dal significato profondo e che per questo fa letteralmente venire i brividi. All'entrata i visitatori si troveranno subito di fronte a due grandi pareti di granito che vogliono ricordare e vittime della persecuzione dei due regimi. Il museo poi si struttura attraverso stanze e corridoi, colmi di tutta la Storia del Paese.
Il museo è fornito di tantissimi documenti sia audio che video (tutti rigorosamente con i sottotitoli in inglese) ed espone carri armati, auto, divise, lettere e borracce, fino ad arrivare ai quotidiani del tempo e alle vecchie locandine di propaganda delle carceri sovietiche. Nella prima sala risalta la sagoma di un vecchio carro armato russo dietro al quale si trova un muro nero, sporcato dal colore della morte, muro sul quale vengono proiettate fotografie delle vittime, storie di uomini e di donne che si intrecciano per ricordare che il terrore non ha nè nome nè identità. Proseguendo nei vari piani, in totale sono tre, ci si imbatte in gigantofrafie e ricostruzioni che vogliono sottolineare la crudeltà del nazismo, ma anche la successiva staticità del socialismo che non ha permesso alla città di rialzasi, lasciandola, invece, inerme e incapace di reagire.