Secondo la tradizione il matrimonio è deciso sin dalla nascita dei due sposi, attraverso accordi presi tra le due famiglie. Il rituale inizia con delle trattative in cui la famiglia del ragazzo espone le future qualità dello sposo. Arrivato il fatidico giorno la tradizione vuole che il futuro marito con i suoi "archì", amici, si rechi a cavallo dalla sua futura moglie, in particolare nel villaggio della futura sposa viene organizzata una cerimonia con canti, banchetti e cortei. La tradizione vuole che il capo degli "archì"rapisca la fanciulla (finzione), essa viene condotta al villaggio dello sposo. La giovane viene posizionata sul letto, all'arrivo dello sposo esso deve recitare la parte dell' infuriato, sarà a questo punto che viene consumato il matrimonio. L'ultimo passo sarà il ritorno dalla madre della sposa che dovrà insegnare i diritti e i doveri di una moglie alla figlia, alla fine essa tornerà a vivere con l'uomo sposato. Il matrimonio potrà essere di due tipi: monogamo e di due tipi: "kal kidan", cioè solenne e pattuito tra le due famiglie; e quello "demoz", pattuito in denaro.