Proprio come in molti paesi italiani, in guinea, il cibo non è solo mero nutrimento, bensì è un vero e proprio rito che avviene in un momento specifico della giornata. È un rito da condividere con le persone amate e con gli ospiti, i quali vengono trattati con grande attenzione e riguardo. Le pietanze non sono particolarmente elaborate e sono costituite da unico piatto che verrà messo al centro del tavolo, a base di riso e cereali, spesso accompagnati da verdure, carne o pesce. Se siete schizzinosi, vi consiglio di evitare di accettare l'invito a pranzo di un abitante di questo paese, in quanto il popolo della Guinea non usa le posate per consumare il pasto, bensì usa le mani. In sostituzione del nostro "caffè a fine pranzo", il popolo della Guinea assapora una bella tazza di tè: quando si serve ai commensali questo infuso, avviene un vero e proprio rito, infatti, esso viene versato per ben tre volte. Perché tre volte? Dunque: il primo sorso deve essere amarissimo per ricordare l'amarezza della vita, il secondo sorso invece, deve essere dolce perché fa riferimento alla dolcezza dell'amore, il terzo è ancor più dolce in riferimento alla soavità della morte. Grazie al sapore dolce di frutti esotici tipici di questa zona, la maggior parte dei dolci è proprio a base di cocco e banana.